Cagliari il sabato successivo. Gli uomini di Valcareggi sono impegnati in un’amichevole di prestigio contro la Spagna organizzata per
inaugurare il nuovo stadio. Apre le porte il glorioso Sant’Elia di Cagliari.
In porta ritorna Dino Zoff, mentre esordisce Aldo Bet nel ruolo di terzino destro visto
che Tarcisio Burgnich viene spostato nel ruolo di Libero. In avanti Sandro Mazzola
avvicenda Angelo Domenghini, mentre Pierino Prati prende il posto di Gigi Riva.
ITALIA – SPAGNA 1-2 (Am)
RETI: 35′ Pirri, 40′ Uriarte, 79′ De Sisti (I)
ITALIA: Zoff (Napoli) 12, Bet (Roma) 1, Facchetti (Inter) 56 (cap.), M.
Bertini (Inter) 18, Rosato (Milan) 27, Burgnich (Inter) 42 (46′
Ferrante (Fiorentina) 3), A. Mazzola (Inter) 47, Rivera (Milan) 44, Boninsegna
(Inter) 9, De Sisti (Fiorentina) 22, Prati (Milan) 8. C.T.: F. Valcareggi.
SPAGNA: Iribar, Sol, Gallego, Costas, Tonono, Claramunt, Amancio (cap.) (69′
Marcial), Pirri, Garate (76′ Arieta), Uriarte, Churruca. C.T.: L. Kubala.
ARBITRO: Frauciel (Francia).
SPETTATORI: 27.492
interrotta da una nazionale a caccia di riscatto dopo la clamorosa esclusione dal mondiale
messicano. Mazzola all’ala non ha convinto e la squadra è sembrata squilibrata avendo nel
solo Bertini un validissimo portatore d’acqua.
La settimana termina con la decisione del governo in merito alla spinosa questione del
capoluogo di regione in Abruzzo e Calabria, fonte di numerosi incidenti talvolta
drammatici. L’ Aquila diventa capoluogo regionale dell’ Abruzzo e Pescara solo sede
regionale degli assessorati. La decisione non accontenta nessuno: ricominciano gli scontri
tra dimostranti e forze di polizia in entrambe le città; all’Aquila vengono assaltate da
una fazione le sedi dei partiti della
maggioranza che hanno tradito l’elettorato. Altre barricate e posti di blocco attorno alla
città, mentre la polizia mandata in gran numero ha l’ordine di non reagire davanti alle
provocazioni, nemmeno quando i manifestanti passando davanti ai poliziotti schierati,
sputano loro in faccia. Si cerca l’incidente a ogni costo ed è solo la fredda calma del
questore a evitare il peggio.
Contemporaneamente il Paese intero è in fermento per il Festival di San Remo, quest’anno
organizzato alla fine di febbraio. Dopo tre giorni di gara, si impone la giovane Nada in
coppia con Nicola di Bari col brano “Il cuore è uno zingaro”, davanti ai Ricchi e Poveri,
in coppia con Josè Feliciano che eseguono “Che sarà”, la quale precede un’altra hit
storica come 4/3/1943 presentata da Lucio Dalla e l’Equipe 84, privi del leader Maurizio
Vandelli. La canzone desta scalpore e polemiche, proprio per le sue strofe finali, come lo
desta la decisione di Adriano Celentano di presentarsi in coppia con un coro di alpini,
per eseguire la canzone Sotto le lenzuola.
Con nelle orecchie le nuove hit, la serie A vive l’ultima giornata del mese di
febbraio.
Bologna – Foggia 1-2
Cagliari – Inter 0-0
Catania – Sampdoria 1-3
Milan – Juventus 1-1
Napoli – Fiorentina 0-0
Roma – Varese 3-0
Torino – LR. Vicenza 2-3
Verona – Lazio 1-0
CLASSIFICA:
Cagliari e Roma 20; Foggia 18; LR. Vicenza, Sampdoria, Torino e Verona 17; Fiorentina e
Varese 15; Catania e Lazio 11.
retroguardia rosso-nera, mette in seria difficoltà gli uomini allenati da Nereo Rocco.
L’ormai usuale gol di Pierino Prati sistema parzialmente le cose ma è lampante che, alla
luce dei pareggi di Inter e Napoli, questa è stata un’occasione persa per allungare in
classifica, soprattutto tenendo conto che la Juventus arrivava dalla battaglia contro il
Twente.
In coda, intanto, fanno grandi passi in avanti la Sampdoria e il Vicenza che espugna
Torino grazie ad una tripletta dell’esperto Maraschi, attaccante probabilmente scaricato
un po’ frettolosamente dalla Fiorentina.
Intanto Milano si prepara a vivere il derby di ritorno. Questa’anno l’appuntamento è davvero speciale; tutte e due le squadre, infatti, sono in lotta per lo scudetto. Vincendo il Milan ipotecherebbe il titolo volando a più 5 sui cugini i quali, a loro volta hanno bisogno dell’intera posta per perfezionare ulteriormente la loro rimonta.
Questa giornata di serie A è preceduta dalla prima gara del Campionato mondiale di Formula
UNO del 1971. La ferrari continua nel proprio momento magico iniziato nella seconda metà
del 1970. Il giovane pilota italo-statunitense Mario Andretti si impone davanti a Jacky
Stewart su Tyrrel e al compagno di scuderia Cley Regazzoni.
Fiorentina – Torino 1-1
Foggia – Cagliari 0-0
Inter – Milan 2-0
Juventus – Napoli 4-1
LR. Vicenza – Verona 0-0
Lazio – Bologna 2-2
Sampdoria – Roma 0-0
Varese – Catania 0-1
CLASSIFICA:
Cagliari e Roma 21; Foggia 19; LR. Vicenza, Sampdoria, Torino e Verona 18; Fiorentina 16;
Varese 15; Catania 13; Lazio 12.
confeziona la vittoria che, probabilmente, darà una svolta definitiva al campionato.
Giovanni Invernizzi è riuscito a portare tranquillità nell’ambiente nerazzurro e tutti
rendono al meglio. Al contrario, il Milan sembra sulle gambe e non si sa se avrà la forza
di ripartire.
Crolla anche il Napoli in casa di una Juventus in netta ripresa. I giovani talenti in
maglia bianconera stanno acquisendo grande fiducia nei propri mezzi preparandosi ad aprire
un’incredibile ciclo di successi.
La settimana, vissuta dagli sportivi sui commenti al derby-scudetto di Milano, si conclude
con un fatto quanto meno singolare per l’epoca. Il capoluogo lombardo è teatro della prima
manifestazione anti-comunista. La particolarità è che a scendere in piazza non sono gruppi
di esponenti di estrema destra, bensì comuni cittadini appartenenti al cosiddetto “ceto
medio” impauriti e soprattutto stanchi di sopportare il clima di tensione che pervade
l’Italia negli ultimi anni.
Bologna – Varese 1-0
Cagliari – Juventus 1-1
Catania – Foggia 2-0
Milan – Fiorentina 1-0
Napoli – LR. Vicenza 1-0
Roma – Lazio 2-2
Salvori
(RM)
Torino – Inter 0-2
Verona – Sampdoria 3-1
CLASSIFICA:
Cagliari e Roma 22; Verona 20; Foggia 19; LR. Vicenza, Sampdoria e Torino 18; Fiorentina
16; Catania e Varese 15; Lazio 13.
Prati sistema momentaneamente le cose per il Milan insaccando un gol che inguaia
seriamente la Fiorentina costretta a condividere la terz’ultima piazza col Varese. Anche
il Torino, perdente in casa contro l’Inter è costretto a guardarsi seriamente le spalle.
Partiti per ben figurare, i granata si trovano in una situazione di classifica molto
precaria.
Questa volta però, i risultati della domenica trovano ben poco spazio nei commenti della
gente.
Il 15 marzo una sentenza della Corte Costituzionale sancisce la piena libertà nell’uso
della pillola anticoncezionale, abrogando gli articoli del codice che ne vietavano
la propaganda. È un altro duro colpo alla morale cattolica che per anni ha imperato nel
nostro Paese. La sentenza, in pratica, sancisce la libertà di decidere se concepire o meno una vita, facoltà che, secondo l’ortodossia clericale, spetterebbe solamente ad enti superiori.
Lo smarrimento davanti a cambiamenti simili è davvero molto, ma qui troviamo una parte della popolazione pronta a festeggiare apertamente una sentenza che, finalmente, lascia all’’individuo la facoltà di decidere per sè stesso.