LE VITTORIE CON BRASILE ED INGHILTERRA PER FESTEGGIARE I 75 ANNI DELLA FEDERCALCIO
Alla luce dello svolgimento dell’incontro, la delusione per i bianco-neri è tanta per non essere riusciti a riportare in Italia la coppa. Mentre i giornali sono pieni dei resoconti della serata di Belgrado, Reggiana ed Inter anticipano il loro impegno in Coppa Italia, decisione necessaria in quanto gli emiliani sono impegnati nelle ultime giornate del campionato di serie B. I milanesi passano per 2 a 0 e conquistano la vetta del girone.
La domenica successiva spetta alla Juventus scendere in campo per completare il quadro del secondo turno di semifinale. Prima, però, tocca alla Formula UNO conquistarsi la scena: si corre il Gran Premio di Montecarlo. Jackye Stewart bissa il successo del Belgio e si avvicina ulteriormente ad Emerson Fittipaldi, secondo davanti al compagno di squadra Ronnie Petterson. Per la Ferrari, invece, è un’altra giornata pregna d’amarezze.
Bologna – Juventus 0-0
CLASSIFICA:
Milan – Cagliari 0-1
Napoli – Atalanta 0-2
CLASSIFICA:
Nel gruppo B il Cagliari, reduce da una stagione opaca, passa in casa del Milan. Gli effetti della batosta di Verona e le polemiche continue, iniziano a farsi sentire nell’ambiente rosso-nero. Altra sorpresa è la vittoria dell’Atalanta in casa del Napoli ora ultimo.
A questo punto entra in scena la nazionale. In Italia si festeggiano i 75 anni della Federazione Italiana Gioco Calcio (in origine FIF – Federazione Italiana Footbal) e per l’occasione sono state organizzate due amichevoli di lusso contro Brasile, campione del mondo in carica ed Inghilterra, nazione in cui ha avuto origine il calcio moderno.
Si inizia a Roma dove arrivano i sudamericani privi da anni della stella Pelè che, dopo la conquista del titolo in Messico ha chiuso con la sua nazionale.
Contrariamente a quanto avvenuto all’Azteka, Valcareggi schiera insieme Mazzola e Rivera ed inserisce Paolino Pulici al centro dell’attacco. In difesa trovano spazio i giovani Giuseppe Sabadini e Mauro Bellugi.
ITALIA – BRASILE 2-0 (AM)
RETI: 16′ Riva, 76′ F. Capello
ITALIA: Zoff (Juventus) 26, Sabadini (Milan) 2, Facchetti (Inter) 67 (cap.) (46′ Marchetti (Juventus) 5), Benetti II (Milan) 9, Bellugi (Inter) 4, Burgnich (Inter) 58, A. Mazzola (Inter) 62, F. Capello (Juventus) 10, P. Pulici (Torino) 2, Rivera (Milan) 52, Riva (Cagliari) 37 (46′ Chinaglia (Lazio) 6). C.T.: F. Valcareggi.
A disposizione: Albertosi (Cagliari), Wilson (Lazio), Re Cecconi (Lazio), Causio (Juventus), Anastasi (Juventus).
BRASILE: Leão, Ze Maria, Marco Antonio, Clodoaldo, Luis Pereira, Piazza (cap.), Jairzinho, Rivelino, Leivinha (46′ Dario), Paulo Cesar Lima, Edu. C.T.: M. Zagallo.
ARBITRO: Helies (Francia).
SPETTATORI: 75.000 (68.354 paganti)
Archiviata la vittoria contro i Campioni del Mondo in carica, ora l’attenzione si sposta sul match di Torino contro i “maestri” inglesi.
Mentre sale l’attesa per l’importante incontro calcistico di Torino, Bologna e Reggiana pareggiano per 2 a 2 il loro incontro. La sera successiva tutto è pronto per la grande sfida. Gli azzurri non hanno mai vinto contro gli uomini di Su a Maestà. Per tentare di sfatare questo tabù Valcareggi inserisce Pietro Anastasi al posto di Gigi Riva, mentre in difesa schiera il più esperto Francesco Morini al posto di Mauro Bellugi.
ITALIA -INGHILTERRA 2-0 (AM)
RETI: 38′ Anastasi, 52′ F. Capello
ITALIA: Zoff (Juventus) 27, Sabadini (Milan) 3, Facchetti (Inter) 68 (cap.), Benetti II (Milan) 10, F. Morini (Juventus) 2 (46′ Bellugi (Inter) 5), Burgnich (Inter) 59, A. Mazzola (Inter) 63, F. Capello (Juventus)
11, Anastasi (Juventus) 17, Rivera (Milan) 53, P. Pulici (Torino) 3 (71′ Causio (Juventus) 7). C.T.: F. Valcareggi.
A disposizione: Albertosi (Cagliari), Marchetti (Juventus), Wilson (Lazio), Re
Cecconi (Lazio), Chinaglia (Lazio).
INGHILTERRA: Shilton, Madeley, Hughes, Storey, McFarland, Moore (cap.), Currie,
Channon, Chivers, Clarke, Peters. C.T.: A. Ramsey.
ARBITRO: Stanev (Bulgaria).
SPETTATORI: 50.000 (44.941 paganti)
Gli inglesi, dal canto loro, vivono un brutto periodo. Il ricambio generazionale è più lento del previsto; se poi si esclude il miglior talento giovane dalla formazione titolare, si capisce che il futuro non può essere roseo.