calcio italiano.
Intanto, il 24 settembre, all’insaputa di milioni e milioni
d’italiani, inizia l’avventura di un personaggio che di qui a 12 anni entrerà a
sconvolgere il mondo del calcio dello “Stivale”. Silvio Berlusconi, presidente dell’Edil
Nord e costruttore di Milano 2, piazza un salone televisivo nei sotterranei della “sua”
cittadella, accendendo alle ore 19,30 di questa serata settembrina la “sua” Tv. In questo
modo egli è in grado di captare quotidianamente i gusti delle persone alle quali ha
venduto l’appartamento.
Tele-Milano, questo è il nome della nuova impresa, parte con una telecamera che riprende
una bella centralinista che legge un breve notiziario a carattere locale prima del film.
Gli stessi abitanti del quartiere possono diventare i protagonisti delle sigle d’apertura
delle trasmissioni: un bambino che cade in bicicletta, dei ragazzini che giocano diventano
immagini rassicuranti da mandare in onda in un periodo in cui di rassicurante c’è ben
poco.
Con la dinamicità che ne contraddistinguerà per sempre il carattere, Berlusconi segue
tutto in prima persona, perfino i minimi dettagli, contagiando tutti col suo entusiasmo.
La cosa infatti gli piace e lo diverte tanto da riuscire a trasmettere questi sentimenti
pure a chi gli lavora a fianco.
Infine, l’operazione fa diventare orgogliosi chi ha comprato una casa da lui; agli amici
la prima cosa che
si racconta è:
sebbene la
programmazione sia ancora inferiore a quella di qualsiasi cinema.
Infatti il giorno successivo la Tv di Berlusconi non trasmette le due gare in programma.
In Coppa Italia il Napoli completa il proprio percorso netto sconfiggendo il Catanzaro per
1 a 0, mentre in Coppa Uefa il Torino torna con le ossa rotte dalla trasferta di
Dusseldorf. Contro il Fortuna i granata vengono travolti per 3 a 1 e il solo Agroppi
salva l’onore dei piemontesi.
Alle ore 18 di sabato 28 settembre per la nazionale azzurra termina il tempo delle
chiacchiere e delle polemiche: Fulvio Bernardini vara la sua prima formazione. Ha
rinunciato a molte stelle storiche tenendo in formazione solamente Giacinto Facchetti e
Roberto Boninsegna. Attorno a loro fa esordire ben quattro giocatori: i terzini Moreno
Roggi e Francesco Rocca, lostopper Luciano Zecchini, l’ala Domenico Caso e, finalmente, il
centrocampista laziale Luciano Re Cecconi, finora protagonista in azzurro solamente come
portatore di polemiche più che come portatore d’acqua a centrocampo. Nel settore
nevralgico del campo rimangono Fabio Capello e Romeo Benetti,, mentre in attacco rivede
l’azzurro Pierino Prati, da anni dimenticato.
YUGOSLAVIA – ITALIA 1-0 (AM)
RETI: 41′ Surjak
ù
YUGOSLAVIA: O. Petrovic, Dzoni, D. Hadziabdic, J. Jerkovic, Katalinski (cap.), Buljan,
Popivoda (46′ Zungul), V. Petrovic, Oblak, Vladic, Surjak. C.T.: A. Mladinic.
A Disposizione: Meskovic, Muzinic, Peruzovic, Baralic, Kojovic, Jankovic.
ITALIA: Zoff (Juventus) 36, Rocca (Roma) 1, Roggi (Fiorentina) 1, Benetti II (Milan) 19,
Zecchini (Milan) 1, Facchetti (Inter) 77 (cap.), Caso (Fiorentina) 1 (60′ Damiani
(Juventus) 1), Re Cecconi (Lazio) 1,
Boninsegna (Inter) 20, F. Capello (Juventus) 20, Prati (Roma) 14. C.T.: F.
Bernardini.
A disposizione: Albertosi (Milan), Sabadini (Milan), Wilson (Lazio), G. Morini (Roma).
ARBITRO: Emsberger (Ungheria).
SPETTATORI: 40.000
una prodezza del giovane Ivica Surjak per mettere al tappeto la giovane selezione
schierata da Bernardini. Nella ripresa il tecnico romano prova a vivacizzare la manovra
inserendo anche il giovane Oscar Damiani, ma nemmeno le volate sulla fascia e i dribling
ubriacanti della promettente ala destra mutano la situazione. Per il professore il lavoro
sembra essere più difficile del previsto.
Col Torino già eliminato, il primo mercoledì d’ottobre si chiude il lungo pre-campionato
italiano.
Bologna – Gwardia Varsavia 5-6 d.c.r.
Inter – Etar Tarnovo 3-0
Juventus – Vorwaerts Francoforte 3-0
Videoton – Napoli 1-1
all’avventura del Bologna in Coppa delle Coppe. Giuseppe Savoldi illude i felsinei ma un
gol nel finale di un certo Terlesky manda tutti ai supplementari. Fatali si rivelano per
gli uomini allenati da Pesaola i calci di rigore e passeranno anni prima di rivedere gli
emiliani gareggiare in Europa.
In Coppa Uefa, invece, tutte e tre le nostre rappresentanti accedono al turno successivo.
Inter, Juventus e Napoli sono reduci da un ottimo pre-campionato e dimostrano di essere
ottime pretendenti al trono dellaLazio.