In settimana, per fortuna, tornano le coppe. Mentre la Juventus deve solamente gestire la grande vittoria ottenuta nella partita d’andata, il Napoli è costretto a vincere per guadagnarsi la semifinale. Sfumato lo scudetto, la Coppa delle Coppe rimane un importantissimo obbiettivo per i campani. Prima che le due squadre scendano in campo, la nazione viene scossa da una richiesta clamorosa. Nel quadro dello scandalo Lockheed, vicenda ancora aperta, il Partito Radicale
chiede l’imputazione del Presidente della Repubblica Giovanni Leone. Per il Capo dello Stato inizia un calvario destinato a chiudersi l’anno prossimo in modo clamoroso!
In serata il Napoli conquista la semifinale battendo lo Slask per 2 a 0 grazie alle reti di Massa e Chiarugi, mentre Antonello Cuccureddu appone il sigillo sul passaggio della Juventus tra le quattro grandi di Coppa Uefa. Erano anni che due squadre del nostro Paese non raggiungevano risultati simili nelle competizioni internazionali.
Due giorni piu tardi un’altra tragedia colpisce il mondo della Formula 1. Dopo il dramma di
Kyalami, il 18 marzo in un incidente aereo perde la vita il pilota brasiliano
Carlos Pace. La Brabham lo sostituisce con Hans-Joachim Stuck.
Catanzaro – Fiorentina 0-1
Cesena – Sampdoria 1-1
Foggia – Roma 1-0
Genoa – Inter 2-2
Lazio – Napoli 0-0
Milan – Bologna 1-1
Torino – Perugia 2-1
Verona – Juventus 0-0
CLASSIFICA:
L’impresa degli scaligeri permette al Torino di riagganciare i cugini in vetta, staccando la coppia Fiorentina-Inter di ben dieci punti.
Si infiamma ulteriormente la lotta per la salvezza nella quale, da questa sera, rientra a tutti gli effetti pure il Cesena.
Bologna – Catanzaro 0-0
Fiorentina – Genoa 1-2
Inter – Milan 0-0
Juventus – Cesena 3-2
Napoli – Torino 0-0
Perugia – Verona 1-1
Roma – Lazio 1-0
Sampdoria – Foggia 2-1
CLASSIFICA:
In coda Nello Saltutti regala una vittoria fondamentale alla Sampdoria nello scontro diretto col Foggia, tanto temibile tra le mura amiche, quanto inconsistente in trasferta.
In serata dalla Spagna giungono le immagini terribili di una delle più gravi sciagure della storia dell’Aviazione Civile, avvenuta a Tenerife, paradiso per i turisti.
Il giorno successivo la Comunità Europea inizia il proprio processo d’espansione: Il Portogallo chiede ufficialmente d’esservi ammesso. Da due anni la nazione lusitana è retta da una democrazia il cui intento è quello di far dimenticare i lunghi anni di dittatura Salazar.
Intanto la maggior parte degli italiani, i lavoratori dipendenti soprattutto, è costretta ad ingoiare un altro boccone amaro. La pietanza viene cucinata dal governo, ma il cucchiaio è retto dall’opposizione!
Il 30 il progetto di sterilizzazione della scala-mobile, togliendo dal paniere alcuni prodotti di largo consumo, è operativo a tutti gli effetti col placet del segretario comunista Enrico Berlinguer. Vengono invece mantenuti quellipoco acuistati. Il “paniere” diventa ora piuttosto anacronistico comprendendo ancora il carbone, uscito da anni dal commercio, o le sigarette Nazionali vendute a un prezzo (politico) irrisorio (per non far salire la scala mobile) ma che nessuno poi trova, perchè prodotte in quantità limitata. Se una tabaccheria richiede settimanalmente 1000 stecche ne riceve 5 destinate a terminare in un batter d’occhio. Nella sterilizzazione non viene tenuta in alcuna considerazione la legge di mercato; i prodotti inseriti, infatti, o non ci sono, o non aumentano proprio perché non più acquistati dalle famiglie e, in assenza della domanda, il prezzo non sale e la scala mobile rimane bloccata. Al contrario, i reali prodotti di largo consumo, fra cui quelli diventati quasi necessari, come ad esempio i detersivi da lavatrice esclusi in favore del vecchio sapone da bucato, nonostante la presenza sul territorio nazionale di oltre sei milioni di macchine, vengono lasciati al libero mercato con aumenti costanti del 20/25% annuo, strettamente agganciati all’inflazione o alla forte domanda.
Il risultato di questa bella operazione è l’impoverimento proprio di quella classe che dovrebbe essere difesa dalla sinistra!
Mentre ai più non sono ancora chiari gli effetti della decisione presa due giorni prima, l’1 aprile prendono il via le prove del Gran Premio degli Stati Uniti Ovest.
La Shadow ingaggia l’australiano Alan Jones per sostituire il povero Tom Pryce, mentre il posto di Stuck alla March viene preso da Brian Henton. A Long Beach esordisce la scuderia tedesca ATS che schiera Jean-Pierre Jarier
su una Penske.
La prima sessione di prove vede in testa Jody Scheckter, che ama il circuito disegnato al bordo dell’oceano, con la sempre consistente Wolf, in 1:22.79, davanti al pilota statunitense Mario Andretti con la
Lotus 78. Nella sessione successiva l’italo-americano fa segnare il miglior tempo con a 1:22.06, ma alla fine la spunta
Niki Lauda della Ferrari che stacca il tempo di 1:21.63, dimostrando ancora di essere in buono stato di forma. Scheckter è terzo, quarto Reutemann, solo ottavo lo specialista di pole
James Hunt, preceduto anche da Jacques Laffite ed Emerson Fittipaldi.
Intanto a Milano il 2 aprile viene arrestato il gangster Francis Turatello, destinato a diventare protagonista in alcune oscure vicende dei prossimi anni.
Catanzaro – Perugia 1-1
Cesena – Napoli 0-2
Foggia – Fiorentina 2-3
Genoa – Bologna 0-2
Lazio – Inter 2-1
Milan – Roma 1-1
Torino – Juventus 1-1
Verona – Sampdoria 2-2
CLASSIFICA:
In serata torna protagonista la Formula 1. Sulla pista di Long Beach ci sono ben 38 °C quando si schierano le vetture sulla griglia di partenza. Al semaforo, Scheckter parte bene superando sia Lauda che Andretti e passa primo alla prima curva, seguito da Lauda. Carlos Reutemann è anche lui protagonista di una buona partenza e si mette subito alla caccia del pilota della Lotus. La staccata dell’argentino è troppo lunga alla curva 1, esce
largo e viene sfilato da tutta la compagnia. Andretti evita il tamponamento e si accoda ai primi due.
James Hunt viene spinto da dietro, e colpisce con la sua anteriore sinistra la posteriore destra di Watson. La sua McLaren si solleva da terra, tanto da mostrare tutto il suo fondo a Watson. Mentre ricade Reutemann lo sfiora e finisce sulla via di fuga. Hunt riesce comunque a tornare ai box, e, sebbene la sospensione sia danneggiata, prosegue, perdendo comunque la zona punti per soli due secondi.
Nel frattempo il trio Scheckter, Andretti e Lauda continua la battaglia ingaggiata già nelle prove, con il sudafricano in vantaggio di 1.7 secondi dopo 3 tornate. Al quarto giro l’austriaco pressa Andretti e tenta di passarlo al hairpin al termine del lungo rettilineo. Il ferrarista è deciso, blocca le ruote nel tentativo di passare Andretti ma finisce per colpirlo. La Ferrari ora è danneggiata: Lauda soffrirà di vibrazioni per il resto della gara, perdendo così le sue chanche di vittoria.
Scheckter mantiene un piccolo margine rispetto ai due; dopo 25 giri, Andretti è a 2.5 secondi mentre Lauda è a 4. Sebbene spesso debbano affrontare dei doppiaggi, i tre non perdono mai contatto fra loro per più di mezzo giro. Il
circuito di Long Beach non richiede particolari capacità aerodinamica, e la nuova Lotus, con il suo buon profilo, non può raggiungere la velocità della Wolf sul rettilineo. Andretti si avvicina nelle curve ma non trova il modo di passare.
dirà Mario anni dopo,
e, considerando i tipi di cambio dell’epoca, avrei potuto forse provarci per una o due volte prima di riuscire. Il mio obiettivo era di provarci se fossi stato in buona posizione verso la fine della gara. Poi vidi che mancava una marcia e, ovviamente, aveva una gomma che si stava lentamente afflosciando.”
Al giro 58, il tempo sul giro di Scheckter è improvvisamente aumentato di due secondi, e quando passò davanti ai box, il sudafricano indica la anteriore destra, che si sta lentamente desciappando. Scheckter decide di non cambiarla guidando il più velocemente possibile. Per 18 giri, il pilota della wolf ingaggia una disperata
battaglia con Mario Andretti che tenta di sorpassarlo mentre la gomma sta ormai cedendo.
il punto di frenata e quello di svolta della curva coincidevano.”
Al giro 77, Mario finalmente supera la Wolf all’hairpin.
Indianapolis e fu molto gratificante vedere quante persone tifavano per me,”
afferma Andretti ,
si comportarono ottimamente.” ” Lo sorpassai chiaramente. Per me fu una cosa soddisfacente come una vittoria. Jody ha cercato di affermare che l’unica ragione per cui riuscìì a passarlo fu il desciappamento della ruota; ma avrebbe dovuto avere molto fumo e sbandare molto, ma così non fu. Fu una bella
e molto soddisfacente vittoria.”
Intanto Lauda recupera oltre un secondo ai rivali in lotta, e nel 78esimo giro supera Scheckter portandosi a meno di un secondo da Andretti. Lo statunitense, però, riesce a spuntarla anche se solo con 0.77 secondi vince sul ferrarista. Scheckter è comunque terzo, quarto è Patrick Depailler sulla Tyrrell, oltre a un minuto; negli ultimi giri un problema elettrico elimina Laffite quarto per quasi tutta la gara.
Emerson Fittipaldi con la sua vettura è quinto mentre Jean-Pierre Jarier
con la Penske del team ATS giunge sesto.
Per la prima volta un pilota a stelle e a strisce vince la gara di casa e la prima di una vettura che sfruttava l’effetto suolo.