L’ITALIA TRA CALCIO E STORIA
Agli anni ottanta si chiederà fondamentalmente di dimenticare: un decennio di profonda crisi economica e di violenze ad ogni livello e, nel mondo del calcio, lo scandalo più vergognoso della sua storia. L’inizio non sarà dei migliori: nel volgere di pochi mesi si registrerà la strage terroristica più sanguinosa della storia della Repubblica Italiana, uno dei terremoti più devastanti dell’intero XX secolo, l’attentato al Papa e il primo grande scandalo mediatico, quando per due giorni l’intera nazione vive attraverso i teleschermi la tragedia di Alfredo Rampi, morto in diretta dentro un pozzo artesiano di Vermicino.
Per assurdo, sarà proprio il calcio a guidare la riscossa: prima con l’incredibile conquista dei mondiali di Spagna nel 1982, al quale fa seguito un’ondata di fuoriclasse provenienti dall’estero che renderanno il campionato Italiano probabilmente il più bello del mondo, successivamente con l’ottenimento dell’organizzazione di Italia 90 ed infine col dominio dei nostri club nelle coppe continentali a fine decennio.
Non mancheranno tragici passaggi a vuoto: nel 1985, subito dopo averci regalato l’incredibile favola dello scudetto all’Hellas Verona di Osvaldo Bagnoli, il “Dio Pallone” fa vivere in diretta televisiva la carneficina dell’Heysel, quando 39 persone vengono uccise solo per aver avuto il torto di voler assistere ad una finale di Coppa dei Campioni indossando il vessillo sbagliato.
Il mondo del calcio non sarà più lo stesso, ma cercherà comunque di rialzarsi, come lo farà l’Italia dalle tragedie d’inizio decennio.
Dieci anni di contrapposizioni politiche troppo spesso sfociate in violenza, senza che nessun progetto si sia effettivamente realizzato, hanno lasciato il segno. Mentre nelle alte sfere ancora ci si accapiglia per le poltrone, facendo credere a tutti di farlo per il bene del Paese, la gente il “bene” lo erca da sè. Nemmeno la classe operaia crede più nei sindacati e nei partiti che, sulla carta, avrebbe dovuto difenderla. In che cosa si inizia a credere? Nel superfluo, nel divertimento, nell’edonismo. Il simbolo degli anni 80’ sarà la Milano da bere, una città frizzante ricca di luci e di vita mondana, pronta a gettarsi alle spalle la cappa di grigio plumbeo degli anni settanta. E’ il decennio del disimpegno: ai telegiornali molti giovani preferiranno Happy Days mandato in onda dalle reti private, vera novità comunicativa del decennio. Ed è proprio il suo fondatore, portatore di un nuovo modello di vita, un po’ “all’americana,” che subito dopo la metà degli anni Ottanta entrerà nel mondo del calcio rivoltandolo come un calzino, ponendo le basi di molte delle sue più gravi storture, ma creando anche i presupposti per far vivere al movimento nostrano uno dei periodi più belli e spettacolari della sua storia a cavallo tra la fine di questo decennio e l’inizio di quello successivo.
Per assurdo, sarà proprio il calcio a guidare la riscossa: prima con l’incredibile conquista dei mondiali di Spagna nel 1982, al quale fa seguito un’ondata di fuoriclasse provenienti dall’estero che renderanno il campionato Italiano probabilmente il più bello del mondo, successivamente con l’ottenimento dell’organizzazione di Italia 90 ed infine col dominio dei nostri club nelle coppe continentali a fine decennio.
Non mancheranno tragici passaggi a vuoto: nel 1985, subito dopo averci regalato l’incredibile favola dello scudetto all’Hellas Verona di Osvaldo Bagnoli, il “Dio Pallone” fa vivere in diretta televisiva la carneficina dell’Heysel, quando 39 persone vengono uccise solo per aver avuto il torto di voler assistere ad una finale di Coppa dei Campioni indossando il vessillo sbagliato.
Il mondo del calcio non sarà più lo stesso, ma cercherà comunque di rialzarsi, come lo farà l’Italia dalle tragedie d’inizio decennio.
Dieci anni di contrapposizioni politiche troppo spesso sfociate in violenza, senza che nessun progetto si sia effettivamente realizzato, hanno lasciato il segno. Mentre nelle alte sfere ancora ci si accapiglia per le poltrone, facendo credere a tutti di farlo per il bene del Paese, la gente il “bene” lo erca da sè. Nemmeno la classe operaia crede più nei sindacati e nei partiti che, sulla carta, avrebbe dovuto difenderla. In che cosa si inizia a credere? Nel superfluo, nel divertimento, nell’edonismo. Il simbolo degli anni 80’ sarà la Milano da bere, una città frizzante ricca di luci e di vita mondana, pronta a gettarsi alle spalle la cappa di grigio plumbeo degli anni settanta. E’ il decennio del disimpegno: ai telegiornali molti giovani preferiranno Happy Days mandato in onda dalle reti private, vera novità comunicativa del decennio. Ed è proprio il suo fondatore, portatore di un nuovo modello di vita, un po’ “all’americana,” che subito dopo la metà degli anni Ottanta entrerà nel mondo del calcio rivoltandolo come un calzino, ponendo le basi di molte delle sue più gravi storture, ma creando anche i presupposti per far vivere al movimento nostrano uno dei periodi più belli e spettacolari della sua storia a cavallo tra la fine di questo decennio e l’inizio di quello successivo.
SOMMARIO
1980-81 JUVENTUS: Storia d'Italia e stagione calcistica
11 nuovi giocatori d'oltre confine prendono parte alla stagione della rinascita del calcio italiano, in una nazione scossa dalle terribili immagini giunte il 2 agosto dalla stazione di Bologna sventrata e sullo sfondo di quelle dell'Irpinia devastata...
1981-82 JUVENTUS
Il secondo campionato del decennio si risolve con un altro arrivo in volata che vede la Juventus prevalere, ancora una volta non
senza polemiche, sulla Fiorentina di Giancarlo Antognoni. Contemporaneamente piange il
Milan, costretto ad una nuova...
IL MONDIALE SPAGNOLO
Terminato il campionato, parte la
spedizione della nazionale azzurra alla conquista del "mundial" 1982. All'inizio, dati i
pessimi risultati della vigilia e l'assenza pressoché totale di gioco, è un florilegio
di polemiche, destinate a...
PAOLO ROSSI
È stato l'autentico eroe di Spagna, Paolo Rossi, attaccante reduce da due anni di squalificha perché coinvolto nello scandalo del calcioscommesse e capace poi di rialzarsi da re, quando tutti lo davano per finito!
1982-83 ROMA
La Roma del Presidente Dino Viola e del tecnico svedese Niels Liedholm interrompe il dominio della Juventus, riportando nella sede capitolina uno scudetto assente da ben 41 anni. Tutto questo mentre la Juventus sfiora la conquista della Coppa dei Campioni,...
1983-84 JUVENTUS: Stagione calcistica e storia d'Italia
Dopo un'estate di polemiche, conseguenza delle pazze spese per l'ingaggio di campioni stranieri - su tutti i brasiliani Zico e Cerezo -, la Juventus torna "Campione d'Italia", mentre due nostre rappresentanti raggiungono le rispettive finali di Coppe...
L'EUROPEO DI FRANCIA
A suon di gol la Francia conquista e domina il campionato europeo di calcio organizzato tra le mura amiche. Si tratta di un'edizione ricca di novità, nella quale cadono alcune certezze, prima fra tutte quella della Germania Occidentale uscita nella ...
MICHEL PLATINI
Trascinatore della Juventus in campionato e in Coppa delle Coppe, dominatore assoluto nell'Europeo per nazioni appena concluso, Michel Platini è senz'altro il giocatore europeo più forte di questi anni. E dire che c'è stato chi non ha creduto in lu...
1984-85 VERONA
È il 12 maggio 1985; Bergamo rappresenta l'atto conclusivo di una delle favole più belle mai raccontate dal "Dio Pallone nel XX secolo. Il piccolo Verona, dopo un campionato condotto sempre in testa, sale sul tetto d'Italia, precedendo formazioni c...
LA STRAGE DELL'HEYSEL
Follia è l'eufemismo col quale si può descrivere quanto accade il 29 maggio 1985, quando, in diretta televisiva, 39 persone cadono vittime della brutalità di delinquenti travestiti da tifosi. Per il "Dio Pallone" (e per tutte le sue componenti) è ...
OSVALDO BAGNOLI
Anti divo per eccellenza: questo è Osvaldo Bagnoli, condottiero silenzioso del Verona Campione d'Italia 1984-85.
1985-86 JUVENTUS
Un'altra tragedia fa piangere l'Italia intera: nell'estate del 1985 il cedimento di una diga in Val di Stava, provincia di Trento, causa oltre duecento morti. Segue un campionato esaltante, caratterizzato dall'incredibile rimonta della Roma sulla...
IL MONDIALE DEL MESSICO
In un Messico voglioso di rialzarsi dopo il terribile terremoto del settembre 1985, si disputa il mondiale che racconta la favola dell'Argentina di Diego Armando Maradona, campione non senza polemiche.
DIEGO ARMANDO MARADONA
Tra gli interpreti dell'arte riconducibile al "Dio Pallone", Diego Armando Maradona è stato quello che, più di altri, ha stimolato la fantasia dei calciofili. Il gol di pugno contro l'Inghilterra, seguito dall'irresistibile serpentina del 2 a 0, s...
1986-87 NAPOLI
10 maggio 1987: Napoli vive la propria festa tricolore. Laddove hanno fallito i vari Sallustro, Jeppson, Sivori e Savoldi, riescono Maradona e soci, capaci di regalare il sogno alla città italiana che, probabilmente, maggiormente si identifica col ...
1987-88 MILAN
Meno di cinque anni dopo aver disputato l'ultima partita nel campionato di serie B 1982-83, il Milan festeggia la conquista del suo undicesimo scudetto, il primo dell'era Berlusconi, strappato al Napoli dopo un'incredibile rimonta.
L'EUROPEO DI GERMANIA
Questa volta Monaco di Baviera non si rivela funesta per il calcio olandese: la formazione capitanata da Ruud Gullit e trascinata da Marco Van Basten alza al cielo la Coppa Europa per Nazioni, dopo il successo per 2 a 0 conquistato a spese dell'Unione...
MARCO VAN BASTEN
L'europeo 1988 consacra il talento di Marco Van Basten, sfortunatissimo artista dell'area di rigore.
1988-89 INTER
L'Inter vince lo scudetto a passo da record, mentre il Milan torna sul tetto d'Europa. Gloria anche per il Napoli, trionfatore in Coppa Uefa, mentre alla Samp sfugge la Coppa delle Coppe. Questo è il riassunto della stagione 1988-89. Nel Paese, ...
SILVIO BERLUSCONI
Il Milan, campione d'Europa e successivamente del Mondo, è stato costruito da Silvio Berlusconi, uomo capace di rivoluzionare il mondo dell'imprenditoria, dello sport e successivamente della politica.
1989-90 NAPOLI
L'Italia è un cantiere in vista dell'imminente Mondiale di calcio. La manifestazione è preceduta da un campionato altamente spettacolare con le nostre compagini dominatrici in tutte e tre le competizioni continentali. Non bastasse, il 17 dicembre 1...
IL MONDIALE D'ITALIA
"Notti Magiche"si canta, mentre la Germania Occidentale sale sul tetto del mondo, e mentre il siciliano "Totò" Schillaci fa sognare una nazione intera.
LOTHAR MATHÄUS
Trascinatore della Germania campione mondiale e dell'Inter di Giovanni Trapattoni, Lothar Matthäus è un fulgido esempio di longevità calcistica, testimoniata da numeri impressionanti.